Il Ramadan non è solo un mese di digiuno; è un viaggio spirituale e sociale che i musulmani di tutto il mondo vivono con profonda devozione.
Le moschee si riempiono di fedeli, le voci delle preghiere si elevano, e i musulmani si dedicano ad aumentare gli atti di adorazione, oltre a esprimere solidarietà e compassione verso gli altri.
Al tramonto, i musulmani si riuniscono per il pasto dell’iftar, sia in famiglia che nelle moschee o in spazi aperti, dove vengono allestite tavolate per i poveri e i bisognosi, creando una scena che riflette lo spirito della solidarietà sociale.
Molti si impegnano a fare beneficenza e a distribuire pasti, convinti che il dono durante il Ramadan porti immense benedizioni e grandi ricompense.
Il Ramadan è anche un mese di preghiera e ricordo di Dio, in cui le moschee si riempiono di fedeli che eseguono la preghiera del Tarawih dopo Isha, in un’atmosfera di umiltà e contemplazione.
I musulmani intensificano la recitazione del Corano e le suppliche, soprattutto negli ultimi dieci giorni, sperando di assistere a Laylat al-Qadr, la notte benedetta in cui le preghiere vengono esaudite.
Nonostante le differenze culturali, questi atti di adorazione rappresentano un filo comune tra i musulmani di tutto il mondo.
Vivono un’esperienza che unisce spiritualità, compassione e connessione, trovando in questo mese un'opportunità per avvicinarsi a Dio, rafforzare i legami familiari e tendere una mano ai bisognosi.
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